Artista: Elena Mazzi
Curatore: Marcello Smarrelli
Formatore: Diego Agostini – Commitment
Azienda: Elica spa
Numero partecipanti:20
Luogo: Headquarter Elica – Fabriano
XVII Edizione
Un momento del talk Ph. Michela Curti
Un momento del talk Ph. DanieleAlefGrillo
Formatore, artista e partecipanti, attraverso il confornto, creano il glossario per la seconda parte della giornata Ph. MichelaCurti
Formatore, artista e partecipanti, attraverso il confornto, creano il glossario per la seconda parte della giornata Ph. DanieleAlefGrillo
All'opera per costruire i dispostivi di comunicazione Ph MichelaCurti
All'opera per costruire i dispostivi di comunicazione Ph MichelaCurti
Un momento della performance ispirata al gioco del telfono senza fili Ph. DanieleAlefGrillo
Un momento della performance ispirata al gioco del telfono senza fili Ph. DanieleAlefGrillo
Un momento della performance ispirata al gioco del telfono senza fili Ph. DanieleAlefGrillo
Un momento della performance ispirata al gioco del telfono senza fili Ph. DanieleAlefGrillo
Un momento della performance ispirata al gioco del telfono senza fili Ph. DanieleAlefGrillo
Lavori di fusione
Lavori di fusione
Elena Mazzi,Mass age, message, mess age (Elica 2018), 2018. Installation view Ph. DanieleAlefGrillo
Elena Mazzi, Mass age, message, mess age (Elica 2018), 2018. Installation view Ph. DanieleAlefGrillo
Elena Mazzi, Mass age, message, mess age (Elica 2018), 2018. Installation view Ph. DanieleAlefGrillo
Mass age, message, mess age (Elica 2018), è il titolo del progetto dell’artista Elena Mazzi, vincitrice della XVII edizione del Premio Ermanno Casoli, a cura di Marcello Smarrelli, che ha visto la partecipazione attiva di venti dipendenti dell’azienda Elica.
Il progetto, parte di un work in progress iniziato nel 2015 con l’obiettivo di indagare e mettere in luce le dinamiche sottese alle strategie di comunicazione, ha previsto un talk aperto al pubblico e un workshop, nell’ambito di E-STRAORDINARIO, riservato ai dipendenti di Elica, che hanno avuto luogo a Fabriano presso l’headquarter aziendale. Il percorso di ricerca dell’artista parte dallo studio della parola “rivoluzione” nel suo significato più ampio di cambiamento radicale nelle strutture sociali, declinabile in diverse epoche storiche e in numerosi ambiti del sapere, che non può prescindere dall’analisi della comunicazione tra gli individui di una stessa comunità.
Coerentemente con gli obiettivi di tale ricerca Elena Mazzi, coadiuvata dal trainer specializzato in formazione aziendale Diego Agostini, della società di consulenza Commitment, ha invitato i 20 partecipanti al workshop a fare esperienza diretta delle condizioni di interruzione e distrazione in cui un messaggio può incorrere quando deve passare dal mittente al destinatario. Insieme, hanno lavorato sull’individuazione di parole tratte dal linguaggio manageriale di uso quotidiano, dalle loro esperienze personali di team building e relazioni all’interno dell’ambiente lavorativo, al fine di creare un glossario da utilizzare per la performance ispirata al gioco del telefono senza fili. Divisi in piccoli gruppi, i partecipanti hanno creato dei dispositivi per la comunicazione verbale, usati durante la performance, attraverso l’assemblaggio creativo e funzionale di materiali che caratterizzano la produzione aziendale.
Oggetti e parole sono confluiti in un’installazione dal titolo Mass age, message, mess age (Elica 2018): una scultura composta da due elementi fusi in alluminio, sintesi dei dieci dispositivi di comunicazione prodotti durante l’attività di formazione e un murales che riporta le parole selezionate e “giocate” durante la performance.