Artista: Jorge Satorre
Curatore: Francesco Pedraglio e Marcello Smarrelli
Azienda: Elica spa – ElicaMex
Numero partecipanti: 70
Luogo: ElicaMex -Quéretaro
Presentazione progetto: Museo della Città di Quéretaro 7 dicembre 2021; Galleria Labor – Città del Messico 19 gennaio 2022
XIX Edizione
Il vincitore della XIX edizione del Premio Ermanno Casoli – la prima a svolgersi presso la sede ElicaMex di Querétaro (Messico) – è l’artista Jorge Satorre (Città del Messico, 1979). Satorre entra nel mondo di Elica con il progetto Pelusa, a cura di Francesco Pedraglio e Marcello Smarrelli, con un percorso articolato che, partendo dal disegno e sviluppatosi attraverso l’incisione e la scultura, ha coinvolto oltre settanta dipendenti di ElicaMex.
Interessato alla dialettica tra produzione industriale e artistica, Satorre riflette sulla natura della traccia lasciata dal lavoratore sui prodotti che contribuisce a creare. Gli oggetti realizzati in linea di produzione, contrariamente alle opere d’arte, sono standardizzati e seguono rigidi criteri legati alla funzionalità e al design. L’artista si è focalizzato sulla contrapposizione tra espressione personale e regola, tra istintualità e controllo di qualità, tra proposta soggettiva e standard di funzionalità. Il titolo del progetto – Pelusa, (lanugine) – sottolinea l’interesse di Satorre su ciò è considerato “scarto”, “avanzo” e utilizzarlo come punto di partenza per interpretare il processo produttivo e sviluppare il suo progetto artistico.
Attraverso la pratica del disegno dal vivo, nel corso di lunghi periodi di residenza presso lo stabilimento di ElicaMex, Satorre ha documentato una serie di stampi usati per realizzare le cappe da cucina, matrici diventate inutilizzabili a causa dell’usura e delle mutate esigenze di mercato. Affascinato da questo archivio di oggetti preziosi ma ormai inutili, l’artista ha trasformato i disegni in una serie di 19 incisioni usando come matrici lastre metalliche di scarto risultanti dalla lavorazione delle cappe.
Sul tema centrale del progetto – oggettività e soggettività nei processi di produzione industriale – l’artista ha realizzato un workshop con i lavoratori di ElicaMex focalizzando la sua attenzione sulla parte del sistema WCM (World Class Manufacturing) che permette ai lavoratori di proporre miglioramenti all’ambiente di lavoro, all’uso e al funzionamento dei macchinari. I “suggerimenti”, che possono arrivare anche tramite l’uso del disegno, hanno ispirato Satorre a realizzare un corso di disegno dal vivo, mostrando ai dipendenti le potenzialità narrative di questa tecnica.
Per esporre le 19 incisioni, l’artista ha realizzato quattro sculture in metallo di grande formato su cui ha allestito anche una selezione di “suggerimenti” provenienti dal WCM. Le sculture sono state integrate in maniera mimetica all’interno della fabbrica, progettate come il proseguimento delle strutture preesistenti: scale, recinti di protezione, pilastri. Queste strutture, prolungate e ingigantite, diventano residui formali di dispositivi tecnici che hanno definitivamente perso la loro funzionalità.
A conclusione del percorso durato oltre un anno, dilatato e amplificato dalla pandemia, Satorre ha raccolto i risultati dell’intero processo in un libro ibrido, a metà tra catalogo e libro d’artista, che ripropone le 19 incisioni affiancate ad un percorso fotografico nella fabbrica documentando la presenza delle sculture. Un archivio sui generis che imita nel formato e nell’impaginazione un tradizionale libro d’incisioni, suggerendo un’ulteriore chiave di lettura del progetto che può essere individuata nel rapporto personale ed emotivo creato dall’artista con le opere realizzate, lo spazio della fabbrica e le persone che la vivono.