Titolo: Hand #2
Artista: Francesca Grilli
Curatore: Marcello Smarrelli
Formatore: Piero Tucci – M&D
Azienda: Business School del Sole 24 Ore
Numero partecipanti: 26
Luogo: Milano – Mudec Museo delle Culture
Anno: 2017
Un momento del workshop Hand#2, 2017
E-STRAORDINARIO. Francesca Grilli, Hand #2, 2017
Un momento del workshop Hand#2 con l'artista Francesca Grilli, 2017
Un momento del workshop Hand#2, 2017
Un momento del workshop Hand #2, 2017
Un momento del workshop Hand#2, 2017
Un momento del workshop Hand#2 insieme al chiromante Guido Rossetti, 2017
Un momento del workshop Hand#2 con Francesca Grilli, 2015
Hand #2 è il titolo del workshop ideato dall’artista Francesca Grilli con un gruppo di ventisei studenti della Business School del Sole 24 Ore, coadiuvati dal curatore e dal formatore aziendale, tenutosi presso il Mudec – Museo delle Culture di Milano. Per questa occasione, la Fondazione Ermanno Casoli – dal 2012 partner della Business School del Sole 24 Ore – ha riproposto Hand, realizzato nel 2015 con un gruppo di imprenditori, allo scopo di far vivere agli studenti l’esperienza formativa già sperimentata in ambito aziendale, affrontandone e analizzandone contenuti e modalità.
Il workshop era strutturato come un laboratorio di lettura del corpo con un focus particolare sull’interpretazione delle linee della mano, da cui il titolo Hand. Le mani parlano di noi: sono una delle parti del corpo più usate per comunicare, suggellano nuove conoscenze e patti, sono strumenti perfetti di lavoro. L’attività ha previsto una prima fase pittorica in cui i partecipanti, attraverso il colore, hanno imparato a prendere l’impronta della mano per avere una visione completa di tutte le sue linee. Nella seconda parte si è svolto uno studio sulla mano stessa: forma, colore, morbidezza, sensazione al tatto, elasticità. L’intento dell’artista, coadiuvata da un esperto di chiromanzia, è stato quello di far comprendere ai partecipanti come il carattere della persona possa essere rappresentato dal corpo, stimolandone una lettura più istintiva e libera. Nella fase finale del laboratorio, attraverso gli elementi di base della chiromanzia appresi durante la giornata di lavoro, i partecipanti si sono scambiati reciproche letture della mano: le diverse storie sono state raccolte in una traccia sonora che, accompagnate dall’impronta della mano, hanno composto l’esito finale del workshop, un’istallazione di suoni e immagini realizzata da artista e partecipanti.
L’esperienza è servita a lavorare sul valore del cambiamento e della rottura degli schemi e sull’importanza della comunicazione all’interno dell’azienda come strumento necessario per il lavoro di squadra.