Titolo: Accidenti
Artista: Alessandro Dandini de Sylva
Curatore: Marcello Smarrelli
Formatore: Marella Caramazza
Azienda: Fondazione ISTUD
Numero partecipanti: 15
Luogo: Milano – Asap Hub
Anno: 2018
Un momento del workshop
Materiali da lavoro
Polaroid anni Settanta utilizzata per il workshop
Sperimentazioni con pellicola
Un momento del workshop
Un momento del workshop
Un momento del workshop
Alcune delle manipolazioni realizzate con le pellicole istantanee: Accidenti
Un momento del workshop
Un momento del workshop
Un momento del workshop
Alcune delle manipolazioni realizzate con le pellicole istantanee: Accidenti
Alcune delle manipolazioni realizzate con le pellicole istantanee: Accidenti
Un momento del workshop
La Polaroid anno Settanta utilizzata per il workshop
Un momento del workshop
Alcune delle manipolazioni realizzate con le pellicole istantanee: Accidenti
Un momento del workshop
Un momento del workshop
Un momento del workshop
Un momento del workshop
Un momento del workshop
Alcune delle manipolazioni realizzate con le pellicole istantanee: Accidenti
Incorniciatura prima dell'allestimento
I paesaggi incorniciati pronti per l'allestimento
Alessandro Dandini de Sylva durante l'allestimento di Accidenti
Alessandro Dandini de Sylva e 15 dipendenti ISTUD, Accidenti, 2018. Installation view
Un momento del workshop. Debriefing
Accidenti è il titolo del workshop ideato dall’artista Alessandro Dandini de Sylva e realizzato con quindici partecipanti tra docenti, ricercatori e project manager dell’ISTUD – la più rilevante Business School privata italiana – coadiuvati da curatore e formatore.
Nato da un approfondimento sul fascino dell’errore fotografico, il workshop s’intitola emblematicamente Accidenti. I partecipanti, attraverso una serie di sperimentazioni con pellicole istantanee, hanno affrontato i temi del controllo e della casualità, dell’astrazione e della rappresentazione del paesaggio. Il lavoro è stato incentrato sulla semplicità del percepire visivo e su una pratica di stampa quasi artigianale, punto di partenza per una profonda riflessione sulla natura della fotografia e delle sue possibilità di manipolazione. I paesaggi astratti così realizzati, sono il frutto di un procedimento volto a forzare, rompere e capovolgere l’eterna questione del rapporto tra fotografia, realtà e rappresentazione.
Il workshop si è concluso con l’allestimento della mostra delle fotografie prodotte e incorniciate, che formano un’unica grande opera d’arte costituita da più parti, un segno duraturo che ricorderà ai partecipanti l’importanza di lavorare insieme pur mantenendo ognuno la propria focalizzazione scientifica, elemento fondamentale in un’organizzazione ad alto contenuto professionale e intellettuale come è ISTUD.