Lunedì 23 maggio alle ore 11, presso la Sala Convegni del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, la Fondazione Ermanno Casoli presenta la XII edizione del Premio Ermanno Casoli, vinto da Francesco Barocco.
L’iniziativa, che da quest’anno si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, persegue uno degli obiettivi primari della Fondazione: favorire il dialogo tra arte e industria.
Prendendo le distanze da qualsiasi forma di competizione, il Premio vuole sostenere un artista nella realizzazione di un’opera d’arte che sappia comunicare con l’ambito dell’impresa e con le persone che vi lavorano.
Il progetto, intitolato I saettatori, si articola in una mostra realizzata negli spazi aziendali della sede Elica di Fabriano e in una serie di incontri di natura didattico-laboratoriale con un gruppo di dipendenti dell’azienda marchigiana sostenitrice della Fondazione. Relazionandosi con il contesto aziendale e con le persone che ci lavorano, l’artista ha realizzato con loro uno scambio reciproco di conoscenze, idee e riflessioni incentrate sulla tecnica dell’incisione, utilizzata come metafora di un metodo di lavoro e di ricerca.
La mostra sarà composta da due nuclei di lavori, da una parte le sculture site specific realizzate dall’artista;dall’altra dieci incisioni di alcuni grandi maestri della storia dell’arte: Albrecht Dürer (1471-1528), Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), Katsushika Hokusai (1760-1849), Edouard Manet (1832-1883), Louise Nevelson (1889-1988), Anders Leonard Zorn (1860-1920), Hans Bellmer (1902-1975), Carol Rama (1918).
Il titolo I saettatori prende spunto da un disegno di Michelangelo in cui nove arcieri, curiosamente senza arco, sono ritratti come se stessero tirando sotto la spinta di una potenza irresistibile, diventando essi stessi dei dardi. Così come gli arcieri di Michelangelo vengono trasformati in strumenti di una forza che va al di là della volontà e della coscienza, anche questo piccolo esercito di artisti diventa capace di scagliare il proprio lavoro attraverso lo spazio e il tempo.
Il progetto è accompagnato da un catalogo, edito da Mousse, in versione bilingue italiano/inglese, con testi di Marcello Smarrelli e Francesco Barocco.
Le opere in mostra entreranno a far parte di Elica Contemporary, la collezione d’arte esposta presso la sede fabrianese di Elica, aperta al pubblico su prenotazione.