L’impegno della Fondazione Ermanno Casoli nel favorire il dialogo attivo fra arte e industria continua con un nuovo programma formativo che coinvolge trenta dipendenti dell’azienda MSD Italia – consociata italiana dell’azienda farmaceutica americana Merck – e tre artisti riconosciuti a livello internazionale: Tomaso De Luca, Margherita Moscardini e Alberto Tadiello.
Per la prima volta, infatti, la Fondazione realizza con Merck E-STRAORDINARIO, il progetto che utilizza l’arte contemporanea come strumento di formazione e sviluppo all’interno delle imprese, già sperimentato con successo in altre realtà aziendali. L’iniziativa, dal titolo E-STRAORDINARIO x MSD Italia è curata da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli, ed è realizzata con la collaborazione di Giovanni Boano, trainer specializzato in formazione manageriale della società Hic et Nunc.
Sono previste tre giornate di workshop che si svolgeranno fra gennaio e aprile 2012 presso la sede di MSD Italia a Roma e coinvolgeranno, di volta in volta, uno dei tre artisti e dieci dipendenti della società, provenienti da tutte le funzioni aziendali, sia di natura gestionale (risorse umane, contabilità, finanza, marketing, customer service ecc.), sia di natura scientifica (direzione medica, informazione scientifica).
"La formazione MSD Italia è un percorso il cui obiettivo è sviluppare una competenza, ovvero agire in modo più efficace per ottenere un dato risultato – afferma Giorgio Cavalleri, sr. HRBP & Learning & Development Mgr in MSD Italia e responsabile del progetto – Per questo, è importante capire quale obiettivo ci si pone e agire in prima persona. E’ il partecipante che si impegna nel valutare la propria esigenza formativa, con l’ausilio e il supporto del proprio manager e della funzione Formazione. Grazie alla collaborazione con Hic-et-Nunc e alla Fondazione Ermanno Casoli siamo in grado di offrire un’esperienza didattica coinvolgente e divertente, e facile da rendere operativa.”
Gli artisti invitati dalla Fondazione Ermanno Casoli per l’occasione provengono da percorsi professionali diversi ma sono accomunati dall’attitudine alla sperimentazione, all’uso di linguaggi e media differenti e dalla capacità di interagire con le persone, rendendole partecipi del proprio lavoro.
“Il progetto” – spiega Giovanni Boano – “della durata complessiva di un anno, coinvolge artisti e dipendenti in un percorso altamente innovativo, che per la prima volta adotta i contenuti e le metodologie dell’arte quali strumenti concreti per un percorso formativo volto all’acquisizione di un set di specifiche competenze operative, essenziali per lo sviluppo dell’azienda e delle persone che ci lavorano”.